Agri_cultura

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L’associazione ha iniziato le sue attività, nel maggio del 2013, ancor prima dell sua ufficiale costituzione, con la creazione di un orto collettivo biologico in un terreno agricolo nell’agro di Alghero.

Attualmente l’orto non fa più parte di Malerbe, ma è stato comunque un grande inizio.

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Crediamo che il progetto dell’orto collettivo possa evolversi in orto nomade, intendendo con tale termine  la capacità di contagio dell’esperimento di agri_CULTURA. Contagio che vuole interessare soprattutto le aree urbane di questo territorio. Il nostro non vuole essere un progetto circoscritto, le frontiere non ci piacciono a nessuna scala, ma crediamo che un orto collettivo come era il nostro possa e debba  essere nomade, possa e debba spostarsi e svilupparsi in quegli spazi che appaiono, ad occhi superficiali, lontani dalla cultura agraria: gli spazi urbani.

Immaginate un futuro in cui ogni interstizio urbano sia uno spazio verde che i residenti locali stessi creano e utilizzano per la produzione di cibo fresco e sano, luoghi in cui un nuovo stile di vita urbana possa emergere , dove le persone possano lavorare insieme, rilassarsi , comunicare e gustare le verdure di produzione locale.

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Siamo stati in giro perché, a dirla tutta, anche noi siamo un po’ nomadi, o almeno ci proviamo, e abbiamo appreso come fare, abbiamo conosciuto i ragazzi di Prinzessinnengarten nel centro di Berlino, abbiamo visitato l’orto urbano della casa de barri di San Pere y Santa Caterina a Barcellona e abbiamo ascoltato i racconti di chi tornava da Cuba, e che ha visto a l’Avana l’agricoltura urbana diventare sistematico spazio di lavoro e di incontro. Ci dicono che ad Alghero non ce n’è bisogno, non è mica una metropoli,  ma noi crediamo che invece ce ne sia bisogno come e quanto a Berlino, a Barcellona e all’Avana. Anche ad Alghero scarseggiano, anzi sono del tutto assenti, spazi pubblici urbani “buoni”, forse non abbiamo emissioni inquinanti  che rendono l’aria nociva , ma l’aria qua è resa irrespirabile da altri fattori: dalla mancanza assoluta di spazi sociali (l’unico spazio sociale presente ad Alghero si chiama bar) in cui condividere con gli altri le proprie idee, spazi che siano convergenze di energie creative e propositive in cui ognuno trova il suo ruolo per ricostruire insieme agli altri il futuro della città.